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Autore Discussione: Incontro con i bambini ingestibile...  (Letto 5452 volte)

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Offline Redazione Forum CATECHISTA 2.0

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Incontro con i bambini ingestibile...
« il: Gennaio 29, 2015, 04:16:44 pm »
Di fronte a ragazzi troppo vivaci, forse l'unica persona che può impegnarsi a cambiare le cose è il catechista. Qualcuno ha qualche esperienza in merito oppure è una sciocchezza ? Che ne pensate ?

rtos6861

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Re:Incontro con i bambini ingestibile...
« Risposta #1 il: Febbraio 25, 2015, 03:11:50 pm »
ho 22 bambini di 9 anni che riceveranno la comunione a maggio.
I maschietti sono molto vivaci, le femminucce ... chiacchierette.
Tutti hanno necessità di andare in bagno ... tutti urlano la loro ma non ascoltano gli altri.
Cosa ho fatto?
Quasi da subito ho eliminato penne e quaderni ... solo confusione e niente da colorare (chi vuole lo fa a casa - praticamente nessuno)
L'incontro non ha una durata definita ... ma di solito va tra i 30 e i 45 minuti.
All'inizio ogni incontro era solo per dire una cosa e per tentare di farla acquisire ... con risposta e ripetizione orale, anche in coro.
Ogni incontro facciamo 5 minuti di adorazione eucaristica e impariamo un canto eucaristico
utilizzo dei cartelloni (stile manifesti) dove ho inserito le cose che mi interessano che apprendano.
Da subito dichiaro che tutto quello che diciamo lo approfondiremo quando ci prepareremo per la Cresima.
Al termine preghiere sottovoce davanti al quadro della madonna.

La cosa che li scuote di più è che dico sempre che mi interessa che siano uomini e donne prima che cristiani e che per esserlo devono decidere di crescere. Altrimenti avranno sempre bisogno della mamma che li porta di forza a fare le cose che loro non vogliono fare.
la seconda cosa che dico sempre che un cristiano è libero e fa sempre la scelta che riconosce per lui conveniente. e poi spiego perchè è conveniente e bello essere cristiani.
qui nascono le domande loro: la vita, la morte, il paradiso, i santi, il perdono, la paura della confessione.

la cosa che mi sorprende di più è che quelli che fanno più baccano sono anche quelli che seguono e intervengono correttamente e che si ricordano cosa facciamo e perché.

ma ogni volta si riparte da capo.

Offline Silva Giromini

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Re:Incontro con i bambini ingestibile...
« Risposta #2 il: Febbraio 25, 2015, 11:00:29 pm »
Purtroppo è un problema comune a tutte le catechiste e ormai a tutte le età (almeno negli anni dell'iniziazione cristiana). E neanche il parroco di turno che fino a qualche anno fa,  se evocato,  poteva incutere qualche timore,  ha perso la sua funzione deterrente.
E in prima linea ci siamo noi, poveri catechisti!
Prima regola: non scoraggiarsi mai! Anche se ci sono incontri "no", o ragazzi particolarmente ingestibili, possiamo recuperare le forze anche attraverso luoghi come questo, dove ci si racconta le vicende comuni, si chiedono consigli e magari un po di conforto....
Secondo: se si ha l'occasione,  cercare di tenersi aggiornati cogliendo le occasioni di incontro con chi ti può dare qualche dritta su come vanno gestiti i ragazzi negli incontri.
Lo scorso settembre,  prima dell'inizio dell'anno catechistico,  la nostra diocesi ha organizzato un ciclo di incontri prettamente tecnico-pratici su come gestire un gruppo e come cercare di migliorare la già scarsa attenzione dei ragazzi. Ho potuto partecipare solo al primo incontro, con Fabrizio Carletti, educatore di Perugia, che collabora con Creativ e ha scritto alcuni testi proprio sulla catechesi.
Qualche suggerimento l'ho messo in pratica: non ho avuto il 100% del risultato, ma una buona riuscita.
Silva (Parrocchia di Gargallo,  NO)
-----------------------------------------------------------
Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: «Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare» (Lc 17,10)

Offline Maria Maddalena Mannu

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Re:Incontro con i bambini ingestibile...
« Risposta #3 il: Febbraio 26, 2015, 05:56:28 pm »
Per gestire alcuni gruppi particolarmente "agitati" c'è poco da fare... ci va un grande carisma. E quello o ce l'hai o non ce l'hai.
Io sicuramente non ne ho a sufficienza  ;D
Seguo da anni i cresimandi (di 14-15 anni) e generalmente strutturo l'incontro facendo vedere un filmato sul tema che intendo proporre, su cui poi i ragazzi rifletteranno suddivisi in piccoli gruppi di 3-4 persone. Infine i gruppi si ricompattano e ci si scambiano le riflessioni fatte.
L'incontro così risulta vario e generalmente funziona per mantenere l'attenzione viva anche nei soggetti più scalmanati.
Maria Maddalena

Offline olga di cara

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Re:Incontro con i bambini ingestibile...
« Risposta #4 il: Marzo 05, 2015, 06:31:13 am »
ciao amici.
anch'io ho lo stesso problema nella mia classe sono in tredici ed hanno tutti all'incirca sette anni. molti arrivano già stanchi perchè pieni di impegni per via dei genitori assenti, altri invece molto attenti e curiosi. per coinvolgere tutti ho provato con un cartellone con delle stelline che gratificassero i piu' diligenti cercando di catturare i piu' monelli  ma nulla!i genitori di fronte alle nostre lamentele , spesso li giustificano dicendo che devono crescere!! adesso ho sperimentato il richiamo e la chiacchierata col parroco che pare averli un po' intimoriti... speriamo bene.

Offline vincenzo riili

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Re:Incontro con i bambini ingestibile...
« Risposta #5 il: Marzo 12, 2015, 05:56:35 pm »
Un problema comune alla maggior parte dei catechisti/e questo dei bambini ingestibili. Ricordo un mio superiore che non accettava che gli riferissimo le magagne dei ragazzi. Dava a noi la colpa per incapacità di dialogo, e...non voleva sentire ragioni.
Come era normale non mi era sembrato giusto il suo modo di prendere la situazione. Ma con il tempo mi sono ricreduto almeno in parte pensando alla mia formazione, forse non ero cresciuto abbastanza...
Vi propongo senza pretese di insegnare qualcosa, un brano tratto da un  mio lavoro di qualche tempo fa preparato per operatori di catechesi.

 …Un professore che trasmette il suo sapere senza entusiasmare avrà degli allievi passivi, non partecipi, annoiati: non crea interessi, dialogo, non crea comunione. Un maestro, un operatore di catechesi  deve mettere insieme intelligenza e cuore….
….Prima regola del dialogo non è il parlare ma l’ascolto, l’ascolto paziente, non annoiato, senza fretta di dire la nostra. Proposto un argomento,  l’ascolto ci fa conoscere l’altro, il nostro interesse nel conoscere l’altro prepara le nostre parole ad essere più incisive e appropriate e lo saranno se parliamo con il cuore, animati da una fiducia reciproca. Solo così acquistiamo l’autorevolezza di parlare al cuore dell’altro, facciamo nascere un dialogo e…una amicizia incipiente che col tempo diventerà vera, creiamo entusiasmo. Un passo degli Atti degli Apostoli esprime in maniera splendida questo: “All’udire queste cose si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro: che cosa dobbiamo fare?” (At 3,37).
Seguire l’esempio di Gesù…Gesù insegnava e tutti ne facevano grandi lodi. Dobbiamo imparare da Gesù, nostro maestro…
…Maestro buono cosa devo fare per seguire te e  dedicarmi agli altri e parlare col cuore?
Questa è la domanda che ogni cristiano, ogni operatore di catechesi deve porsi, in un dialogo continuo col Maestro. Vangelo in mano per leggere, riflettere sul metodo di Gesù. Scopriremo che è stato un grande amico, l’amico più grande che sia mai esistito, l’amico che ha amato tutto il mondo fino a sacrificare la sua vita per amore degli uomini.
“Questo è il mio comandamento: che vi amiate, come io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando”(Giov 15,12-14).
Gesù ha lasciato dei segni per dimostrare la sua divinità operando prodigi e anche miracoli ed ebbe a dire: “ Se avrete fede pari a un granellino di senapa, potrete dire a questo monte: spostati da qui a là, ed esso si sposterà, e niente vi sarà impossibile” (Mt 17,20).
Essere amici, avere fede in Lui, vivere una vita alla sua presenza per mostrarsi agli altri ed agire come il Maestro.
Gesù era un grande osservatore, uno scrutatore di cuori, ricordiamo il giovane ricco, Nicodemo, La Samaritana, Pietro...
Gesù era una grande parlatore, capace di arrivare al cuore dei semplici, dei poveri di tutti i bisognosi,
ricordiamo le Beatitudini, le parabole molto vicine nel significato alla vita quotidiana di chi l’ascoltava.
Gesù amava i bambini, anche quando stanco li voleva vicini: ”lasciate che i bambini vengano a me”, li segnalava come esempio per chi voleva raggiungere il Regno dei cieli…
Gesù non disdegnò mai nessuno sempre in cerca di ogni uomo, ricordiamo la pecorella smarrita e il buon pastore, l’obolo della vedova… ma anche severo per chi in mala fede scandalizzava i fratelli, o uno dei più piccoli…
Gesù è al servizio di tutti: “ il Figlio dell’uomo non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti” (Mt 20,28), e vuole che chi lo segue faccia lo stesso.
Gesù si adoperò in tutti i modi per radunare i figli di Israele fino all’inverosimile, convinto della verità che predicava ( Lui è verità): “ Alcuni farisei tra la folla gli dissero: ”Maestro, rimprovera i tuoi discepoli”. Ma egli rispose: “Vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre” (Lc 19,39-40).
Gesù pianse: ricordiamo Lazzaro, e poi per Gerusalemme: “ Quando fu vicino, alla vista della città, pianse su di essa, dicendo “ Se avessi compreso anche, in questo giorno, la via della pace. Ma ormai è stata nascosta ai tuoi occhi…non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata” (Lc 19,41-44).
Questi sono solo alcuni esempi del comportamento di Gesù ma i vangeli, per chi sa leggerli e rileggerli con attenzione sono una miniera di esempi
 
 
 
 
 
 

 


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