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Autore Discussione: Di fronte all'incalzare degli attacchi alla famiglia i catechisti che fanno ?  (Letto 2019 volte)

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Offline Redazione Forum CATECHISTA 2.0

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L’attacco più pericoloso che oggi si sta sferrando alla famiglia è il cambiamento della sua natura. La famiglia tradizionale, composta da uomo e donna, cerca di essere equiparata ad altre forme di unioni, costituite da persone dello stesso sesso. La natura dell’uomo e della donna viene messa in discussione in virtù di una presunta libertà di scelta della propria identità sessuale.
Coloro che si oppongono a questa nuova visione della natura e dell’identità dell’essere umano vengono classificati come omofobi. Vi sono esponenti di poteri forti che sono disposti a legiferare pene severi, fino ad arrivare alla detenzione carceraria, per coloro che ostacolano la teoria dei gender.
E’ curioso osservare che tutto nasce da un desiderio di libertà da parte di queste correnti di potere, e poi i sostenitori di queste ideologie sono i primi a reprimere la libertà d’espressione da parte di chi non la pensa come loro. 
Dal momento che cambiare la natura richiede una libera adesione, per condizionare la scelta viene inculcata questa nuova mentalità proprio ai bambini, che normalmente sono, per natura, i più facilmente influenzabili. Per queste ragioni, gli esponenti politici che condividono queste teorie puntano ad utilizzare equipe di psicologi per influenzare i bambini incominciando dall’età prescolare.
Il secondo attacco, collegato per tante ragioni al primo, è sul concepimento della vita. Una certa cultura negazionista, che vuole rinnegare l’evidenza innata della unicità della natura esteriore ed interiore di ogni essere umano, vuole distruggere la complentarietà dei sessi, da sempre sinonimo di fecondità, proponendo legami tra due persone dello stesso sesso, che per natura sono stati da sempre infecondi. Questa situazione di sterilità naturale porta la cultura del gender a porsi la questione di come poter giungere alla genitorialità. La natura risponde semplicemente che tra due persone dello stesso sesso non è possibile diventare padre o madre. Ma questa risposta  viene considerata dagli affiliati all’ideologie del gender come retrogata, passata, oscurantista e soprattutto contro il progresso scientifico.

Offline sergio

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Re:Di fronte all'incalzare degli attacchi alla famiglia i catechisti che fanno ?
« Risposta #1 il: Febbraio 12, 2015, 09:52:50 am »
Nella mia parrocchia, S. Maria Madre della Misericordia - Roma, in accordo col parroco ed i catechisti abbiamo tenuto 3 incontri di informazione sulla teoria di genere, significato, storia ed evoluzione, sull'UNAR sulle linee guida dell'OMS e sulle campagne in corso nelle scuole romane.
Hanno partecipato un buon numero di genitori ed insegnanti. Tutti i partecipanti erano completamente ignari della problematica. Abbiamo cercato di strutturare sia le informazioni sia le eventuali azioni da intraprendere. Altre parrocchie del settore ci stanno chiedendo di fare gli stessi incontri poichè finalmente ci si stà rendendo conto di quanto sia importante dare una informazione il più corretta possibile.
Sergio Della Lena

Offline Silva Giromini

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Questo argomento dell'educazione gender riferito alla famiglia,  o se vuoi dirla in italiano educazione di genere, non è molto sentita, almeno qui da noi in Piemonte.
Ma leggendo il tuo post vedo che anche lì le persone che hanno partecipato ai tuoi incontri sono rimasti spaesati.
L'argomento l'ho appena sentito accennato in un discorso del Papa, neanche i giornali o le tv ne parlano, e ne leggo di più su Internet.
Per ora almeno si è arrivati a considerare la famiglia in quanto tale, padre -madre-figli, e si discute su diritti/doveri delle coppie omosessuali.
Ma una cosa è la non discriminazione di questi ultimi,  un'altra è cercare di far passare il messaggio che anche 2 padri o 2 madri possano dirsi famiglia.
Credo tu sia un precursore dell'argomento,  ma dalla situazione che ti ho descritto alla cultura gender il passo è breve,  molto breve.
(e se mi sbaglio correggimi)
Silva (Parrocchia di Gargallo,  NO)
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Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: «Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare» (Lc 17,10)

Offline sergio

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Ciao Silva,
l'ideologia del gender è come la temperatura dell'acqua in una pentola nella quale è stato messo un rospo; piano piano sale, il rospo non se ne accorge e finisce bollito.
Se non stiamo attenti rischiamo di finire bolliti anche noi. Pian pianino l'on Fedeli ha depositato in Senato il suo DDL che è stato assegnato alla VII commissione "Istruzione e beni culturali". In questo disegno di legge è prevista l'introduzione obbligatoria della ideologia gender nelle scuole di ogni ordine e grado e per fare ciò si chiede uno stanziamento di 200 milioni di euro.

Dai un'occhiatina al wiki nel menù di sinistra in mezzo alla confusione che mi contraddistingue troverai una voce dal titolo "RACCOLTA MATERIALE SULLA IDEOLOGIA DI GENERE" se spulci trovi pure il ddl di cui sopra; a parte questo troverai anche molti articoli dove in un modo o nell'altro si parla di ciò.

Spero di non essermi svegliato tardi... altro che precursore! Noi catechisti di fronte a cò non possiamo tacere dobbiamo organizzare incontri, dibattiti nelle parrocchie rivolti a genitori ma anche ai ragazzi grandicelli. E' veramente una emergenza educativa.

Chesterton nel 1906 ( millenovecentosei ) diceva: "Accenderemo fuochi per testimoniare che due più due fa quattro. Sguaineremo spade per dimostrare che le foglie sono verdi in estate. Non ci resterà quindi che difendere non solo le incredibili virtù e saggezze della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile: questo immenso, impossibile universo che ci guarda dritto negli occhi. Combatteremo per i prodigi visibili come se fossero invisibili. Guarderemo l'erba e i cieli impossibili con uno strano coraggio. Saremo tra coloro che hanno visto eppure hanno creduto"
Sergio Della Lena

Offline vincenzo riili

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E' vero che non bisogna sottovalutare l'argomento del genere, ma ritengo anche vero che non bisogna farne nemmeno un campo di battaglia. In Italia l'argomento è nuovo, mentre in altri paesi è diventato comune l'insegnamento, obbligatorio!!!
Mi chiedo, da dove incominciare per fare luce cristiana su questo argomento? Qualche iniziativa, anche se povera, è stata fatta.
Lavorare separatamene , individualmente serve poco. Lavorare insieme, tutte le parrocchie con un programma unico produrrebbe dei frutti. Come la pubblicità: se non è continua, se non è battente, non produce i frutti desiderati. Con una differenza: il nostro campo è limitato, noi non vendiamo un prodotto, non discutiamo una ideologia ma presentiamo un modo di vivere.
Siamo preparati a questo? Le nostre forze sono tali da coinvolgere le persone che convochiamo? Non basta denunciare, bisogna prima crederci, studiare, incontrare, parlare la lingua di chi ci ascolta.
A questo punto per la catechesi è d'obbligo coinvolgere le famiglie e i giovani, i giovani del dopo cresima e più....

 


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