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Topics - vincenzo riili

Pagine: [1]
1
Tra catechisti / catechesi e famiglie
« il: Aprile 26, 2015, 10:36:48 am »
 
Nella catechesi ai ragazzi tutto comincia dalla famiglia
Vorremmo dire che:
 
Molti genitori fanno importanti scoperte durante l’anno di catechismo: si fanno carico del loro compito di genitori-educatori, vedono con occhi nuovi la comunità parrocchiale, diventano collaboratori del catechista. Spesso iniziano nuove relazioni nel quartiere e nuove amicizie.
Grazie al catechismo del loro figlio, i genitori ritrovano spesso una Chiesa ben diversa da quella che avevano conosciuto. Alcuni riscoprono la preghiera durante una celebrazione con i figli e altri si aprono a domande sulla fede che non si ponevano più da molto tempo.La catechesi d’altra parte non sarebbe efficace se si rivolgesse solo ai ragazzi. Né la vivranno al di fuori del perimetro parrocchiale, se tutto si esaurisce all’interno del gruppo catechistico.
E’ proprio così?
 
  Ma ci sono catechisti che trovano difficoltà a rapportarsi con i genitori. Qualcuno dice: «Non mi sento preparato...»; oppure: «I genitori non ascoltano uomini e donne come noi, ascoltano solo il prete...».Altri ancora si lamentano: «Su cento genitori, rispondono al massimo una decina».

 
Ognuno dica la sua…
 
 
 Lo scritto in verde è preso da dossier catechista http://www.elledici.org

 
 Se ci sarà seguito nella discussione potremmo continuare con altre puntate, sempre che lo vogliate...
 

2
Tra catechisti / I bambini della prima confessione: domande
« il: Aprile 22, 2015, 09:15:41 am »

Vi giro le domande che la rivista "Dossier catechista" ha preparato sulla prima confessione.

La prima confessione dei bambini:
"Impara a perdonare perché sei stato perdonato"

Cari catechisti, a partire dalla vostra esperienza, potete rispondere a queste tre domande impegnative?

- Prima Confessione: che cosa comprendono di questo sacramento dei bambini di 8-9 anni?

- Come aiutarli a passare dal Dio giudice al Dio che li chiama a un cammino di libertà?

- A questo riguardo, qual è il ruolo della famiglia?


Cosa ne pensate?[/size]
[/font]

3
Propongo questa lettera in ogetto in cinque puntate per dare adito alla discussione. E' una lettera indirizzata ai genitori, catechisti/e e operatori di catechesi, lettera che vuole aprire la strada per un dialogo con i genitori e avvertire la loro importanza nell'educazione religiosa dei figli. Forse potremo apprendere anche come parlare ai genitori...
La lettera risale a qualche anno fa ma la ritengo ancora attuale anche perchè, da quello che so, in questi ultimi cinque anni si è fatto molto poco con le famiglie...

 1- Lettera del vescovo di Pinerolo Mons. Pier Giorgio Debernardi ai genitori , educatori nel cammino dell’Iniziazione Cristiana dei figli
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Carissimi mamma e papà,
 
Con questa lettera mi pare di bussare alla porta della vostra casa e di sentirmi invitato ad entrare
per condividere le vostre gioie e le vostre fatiche. Sono contento di incontrarmi con voi.
Anzi vorrei moltiplicare le occasioni di dialogo amico e fraterno.
So che avete dei bambini oppure dei ragazzi che intendete educare nella fede. Penso sia una scelta
che avete maturato insieme. Ne sono contento. Se la vostra famiglia è interconfessionale è indispensabile che sviluppiate una educazione cristiana con genuino spirito ecumenico.
Vi posso assicurare che avete intrapreso un percorso di felicità che ha la sua sorgente nel Vangelo.

I vostri figli sono dono di Dio

Di una cosa dovete essere certi, carissimi genitori, i vostri figli sono una benedizione di Dio.
Diventare papà e mamma è una esperienza meravigliosa che cambia radicalmente la vita. Penso alla
gioia che avete provato quando avete stretto per la prima volta tra le vostre braccia un figlio o una
figlia, vedendo riflessa nei loro lineamenti parte di voi stessi. Sono emozioni intensissime, difficilmente narrabili.
Voi li amate, e tanto, ma ancora di più li ama Dio. La vita è un suo dono meraviglioso, e voi l’avete
accolta con generosità e gioia. Il loro affetto e la loro esuberanza sono la cifra della vostra felicità.
Nella loro voce, nel loro sorriso, nel loro pianto, voi potete leggere ed interpretare tutte le gioie, le speranze e le sofferenze del mondo.
 
Educare è cosa del cuore

Generare è dono e responsabilità. Educare è come un nuovo “parto” che esige competenza, dolcezza, fortezza e fiducia. San Leonardo Murialdo era solito affermare che “quello dell’educatore è il
mestiere più difficile”. Unisce insieme gioia e trepidazione,vigilanza e perseveranza. Immagino le
soddisfazioni che avete già provato e continuate a sperimentare nel vedere crescere i vostri figli, ma
nello stesso tempo sono anche consapevole delle difficoltà e paure che avete già sofferto e ancora incontrerete.
Non scoraggiatevi. Educare è un’arte che si apprende facendo, osservando e studiando le loro
reazioni. L’educazione ha una qualità senza confronti: “è cosa del cuore”. Così diceva un educatore
che la sapeva lunga, don Bosco. Ma aggiungeva anche: “Noi non potremo riuscire a cosa alcuna, se
Dio non ce ne insegna l’arte e non ce ne mette in mano le chiavi”.
Il cuore vi fa sognare grandi traguardi per i vostri figli. Non dimenticate, però, che il vero successo
nella vita dipende dai valori che voi siete capaci di trasmettere, come la fiducia, l’onestà, la laboriosità, l’amicizia, il rispetto, il sacrificio, la sincerità e i gesti concreti di solidarietà. Sono tutte realtà belle che arricchiscono e rendono il nostro vivere pienamente umano. Per questo occorre dedicare tempo per i figli, parlando e dialogando con loro.
Hanno bisogno di voi, delle vostre parole e della vostra attenzione. Bisogna amarli e renderli capaci
di amare.
(la seconda puntata la prossima settimana)

 

4
Tra catechisti / Papa Francesco
« il: Marzo 04, 2015, 04:08:04 pm »
Di Papa Francesco se ne sentono di tutti i colori:
- finalmente un papa che parla chiaro
- un papa che non dice nulla di nuovo
- ciò che dice il papa appartiene al cammino millenario della Chiesa, dette per voce di tanti sacerdoti, vesovi, e anche da laici...
- il papa parla troppo
- la gente cattiva non lo ascolta
- e così via......

Approviamo queste voci?
Per noi catechisti e cristiani impegnati è cambiato qualcosa nel nostro modo di annunciare il Vangelo?
Vediamo nelle nostre parrocchie dei cambiamente nella catehesi e nelle opere??

Mi fermo qui:  Dite la vostra...io dirò la mia.
enzo

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